Con il termine Disturbi del Comportamento Alimentare si fa abitualmente riferimento a un disturbo o disagio caratterizzato da un alterato rapporto con il cibo e con il proprio corpo. Nei disturbi alimentari l’alimentazione può assumere caratteristiche assai disordinate, caotiche, ossessive e ritualistiche tali da compromettere la possibilità di consumare un pasto in modo “abbastanza normale” e da mantenere normali attitudini verso il cibo e il momento del pasto.
Tutti possiamo avere nel nostro stile alimentare aspetti peculiari, ma quando questi elementi divengono tali da compromettere la qualità della nostra vita e dei nostri rapporti sociali dobbiamo pensare ad un disturbo alimentare. Accanto all’alterazione del comportamento alimentare vi è una alterata valutazione del corpo e delle sue forme, con la sensazione di essere grassi e brutti e quindi socialmente non accettabili. Questa condizione può fortemente influenzare la propria autostima. Quando le caratteristiche del disturbo alimentare divengono importanti e coincidono con i criteri diagnostici di uno stato patologico specifico come quelli riportati nei manuali medici, allora si può parlare di vera e propria malattia. Tra questi disturbi, classificati come ben precise patologie, sono comprese l’anoressia nervosa, la bulimia nervosa e i disturbi non altrimenti specificati (nella terminologia inglese definiti come EDNOS: Eating Disorders Not Otherwise Specified). Stime prudenti inducono a ritenere che la frequenza di queste malattie, tra le giovani donne, è dello 0,5% per l’anoressia, tra l’1% e il 2 % per la bulimia e circa del 3-4% per ciò che riguarda i disturbi EDNOS. In sostanza si può affermare che circa il 5-6% della popolazione femminile, in età compresa tra i 12 e i 25 anni, soffre di un alterato e patologico rapporto con l’alimentazione e il corpo. Tale percentuale può salire al 10% se consideriamo anche i disturbi parziali, cioè quelle situazioni non ancora francamente patologiche ma che possono rappresentare un campanello d’allarme per la possibile evoluzione nella malattia. Esaminiamo ora singolarmente le più importanti patologie del comportamento alimentare.